(dal notiziario “W Ale Notizie” n°23, del 22 marzo 2016)
Salve, mi chiamo Simona e vorrei raccontarvi la mia avventura, perché di avventura si tratta, e del perché sono approdata alla Fondazione W Ale… Il mio girovagare inizia nel 2003 e da allora ho ricevuto tante e diverse diagnosi per quella che in un primo momento, e poi per diversi anni, è stata curata come ipertensiologia dovuta a una stenosi delle arterie renali, con due diversi interventi di angioplastica che ho affrontato, non essendo mai sicura di essere arrivata alla conclusione del mio iter terapeutico.
Mi viene anche detto, prima di propormi una terza angioplastica, che, considerata la stenosi, dovrei avere dolori forti e crampi alle gambe sotto sforzo, cosa che però non ho… Non sono convinta e la mia natura curiosa mi porta a cercare su internet, vorrei trovare risposte, soluzioni, ma invece mi sembra di vagare… Ad un certo punto trovo una Onlus che si occupa di malattie vascolari rare, la Fondazione W Ale. Li contatto, spiego loro i miei dubbi, vengo accolta con molta gentilezza dal Professor De Stefano e dal suo team, che mi spiegano finalmente quale può essere la mia patologia e mi inseriscono nel loro programma. Non so come andrà avanti questa nuova “esperienza”, è da poco tempo che sono entrata in contatto con loro, però una cosa certa la so, a torto o ragione mi sento di essere arrivata nel posto giusto, mi sento più serena, so che loro alle spalle hanno esperienza, hanno un team di professori di vario genere ai quali mi potrò rivolgere nel momento del bisogno; perché purtroppo il momento del bisogno potrebbe arrivare, il momento in cui i sintomi si affacceranno, ma almeno in quel caso saprò a chi poter chiedere… e non è poco poter non brancolare nel buio…