Sono Mattia, la mamma di Andrea, un bellissimo bambino di 10 mesi.
Andrea, appena nato, presentava una macchiolina rosa sulla palpebra poi, dopo una settimana circa, ho notato che la palpebra iniziava a gonfiarsi e a prendere sempre più volume non permettendo al bambino di poter aprire l’occhietto.
Immediatamente ho iniziato a contattare Medici, Specialisti, il Reparto dov’è nato, … per sapere di cosa si trattasse e cosa andasse fatto.
La neonatologa del Reparto in cui Andrea è nato mi ha parlato di “angioma” e mi ha inviata subito alla vostra Fondazione dove finalmente abbiamo trovato la strada giusta da percorrere.
Alla Fondazione mi sono sentita “a casa”.
Andrea ha dovuto effettuare una terapia beta bloccante e con gli Specialisti della Fondazione abbiamo affrontato più serenamente le paure legate all’utilizzo del farmaco valutando insieme i costi e i benefici. Mi hanno spiegato che, dopo una fase di evoluzione, l’angioma si sarebbe riassorbito ma che, per la sua collocazione, avrebbe potuto comprimere l’occhio o ostruirne il campo visivo compromettendo la vista e che per questo era necessario ricorrere a tale terapia.
Un importante punto di forza è stato il sostegno psicologico ricevuto dalla Fondazione: la Dott.ssa Restaino, in particolare, è stata sempre pronta a rassicurarmi e a spronarmi a conoscere meglio il problema e a individuare il modo migliore per affrontarlo.
Il mio rapporto con il mio piccolo Andrea oggi è molto positivo. Lo riempio di coccole e cerco di fare tutto il possibile perché superi questa fase nel migliore dei modi.
Tratto dal W Ale Notizie n°33 del 9 ottobre 2018