(dal notiziario “W Ale Notizie” n°14, del 23 dcembre 2013)
di Lorena Fiorini
Abbiamo scelto, per farci gli auguri, un Babbo Natale “strapazzato” dagli eventi, e non solo atmosferici. Insieme al nostro Babbo Natale regaliamoci un momento di quiete, regaliamoci un albero fatto con il cuore rimesso a nuovo, attento e sensibile agli avvenimenti di anni meno felici. Vediamo spuntare, tra i rami del nostro albero fantastico,
qualcosa di raro che possiamo arricchire con l’impalpabile, impariamo a vederlo con occhi diversi, per leggere il quotidiano con attenzione più alla sostanza che all’apparenza. Arricchiamolo con la speranza di un futuro ritrovato dentro ciascuno di noi dando valore a qualcosa che abbiamo finito per perdere. Non è così, lo stiamo cercando, lo dobbiamo assolutamente rintracciare e ritrovare, è il calore della fratellanza, il calore degli affetti, l’amore per gli altri. Con noi sono accorsi tutti gli amici, quelli che hanno deciso in cuor loro di ritornare all’essenzialità, alla grotta di duemila e più anni fà, per veder pendere dai rami il coraggio che serve per andare avanti, la dignità per vivere pur nella ristrettezza, la carità da donare a chi soffre e non possiede neppure l’indispensabile per vivere.
Vogliamo regalarci un Natale dove i gesti assumano significato, dove una carezza ha più valore, dove una parola può donare conforto e una sicurezza in più.
Insieme diamoci coraggio per guardare chi ci vive accanto nella tribolazione e nel dolore cerca la nostra mano da stringere per trarre la forza di andare avanti.