“Per me un piacere ed un onore essere qui nell’Università che ospita una scuola di giornalismo che è un’eccellenza qui nella regione Lazio, assieme alla scuola di giornalismo della Luiss. Abbiamo un ottimo rapporto con la Lumsa così come con la Luiss. Mi fa piacere che questo ricordo di Alessandra Bisceglia sia anche un corso di formazione, perché questa è una delle principali sfide che ho assunto da presidente dell’Ordine del Lazio: quella di cercare di ampliare l’offerta formativa per i colleghi e portare il maggior numero di loro a fare la formazione. Quello che mi piace ricordare di Alessandra Bisceglia – che non ho avuto modo di conoscere ma di cui mi sono fatto raccontare la storia – è che al di là della sua fragilità, Alessandra Bisceglia era una giovane giornalista che ce l’ha fatta. Oggi i tanti giovani che si avvicinano a questa professione rischiano di non farcela, perché la contrazione del mondo del lavoro, l’erosione dei posti di lavoro, le redazioni dei giornali che si svuotano portano sembra meno ricambio generazionale. Ecco, perché, questi giovani inseguono un sogno che diventa sempre più difficile. La passione di Alessandra Bisceglia deve essere un esempio per questi ragazzi che si accingono a percorrere una strada tortuosa ricca di ostacoli e che probabilmente li porterà ad avere una situazione professionale compiuta soltanto avanti con gli anni. Quando abbiamo cominciato noi, forse, era possibile riuscirci prima, era possibile frequentare le redazioni dei giornali come una palestra per fare esperienza. Ecco, Alessandra Bisceglia è una giovane giornalista che ce l’ha fatta: questo deve essere un esempio per i giovani, perché è molto difficile. Immaginate poi, quanto sia stato difficile per lei per la sua fragilità. Grazie alla sua passione, però, ce ’ha fatta. Credo, quindi, che anche per i giovani che frequentano la scuola di giornalismo alla Lumsa, quello di Alessandra Bisceglia debba essere un esempio da seguire”.