Veronica D’Andrea si racconta: Lucana e giornalista freelance, mi sono laureata e specializzata presso l’ateneo della Basilicata e ho conseguito due master uno in Comunicazione e uno in Digital Pr presso IlSole24ore. Scrivo per La Gazzetta del Mezzogiorno e supporto la comunicazione istituzionale di un comune potentino, Ruoti. La comunicazione è la mia vita, comunicare attraverso la scrittura, niente di più emozionante. La passione, la mia, diventa una missione, quella di mettere nero su bianco ciò che mi circonda e diffonderlo.
Partecipare a un Premio Giornalistico di un tema così specifico è stato un modo per rimettermi alla prova. E’ la seconda edizione alla quale partecipo e voglio capire se l’entusiasmo che mi ha accompagnata nelle varie fasi della pubblicazione dell’articolo (dalla scelta del pezzo, al tema, all’intervista fino alla sua pubblicazione) sia stata percepita dagli altri e da una giuria così specifica e settoriale.
Ultimamente noto una maggiore attenzione delle testate al tema della Comunicazione Sociale. Le tematiche sociali hanno una caratteristica unica e univoca, sono profondamente vere, si mostrano attraverso le righe di una testata nella loro fragilità e vulnerabilità. Per questi temi si dovrebbero sempre scegliere le parole. Parlare ai lettori è un po’ come parlare nel salotto di casa in modo informale, si parla cercando di illustrare i fatti con parole comprensibili per tutti. E’ importante capire che non esistono informazioni, in questo settore, vecchie o nuove. La notizia può essere sempre la stessa ma è la trattazione che la rende di per sé unica, con dati e approfondimenti sempre diversi e sempre nuovi. Bisogna ricordare che le testate sono nate e devono rimanere servizi utili alla popolazione. Nascono con l’obiettivo di informare, che è e sarà sempre l’obiettivo primario, anche se non dobbiamo però dimenticarci che sono collateralmente un veicolo importante per la pubblicità.
Chiediamo a Veronica, in chiusura di intervista, Chi è oggi, secondo lei, un buon giornalista. Questa la sua risposta: “Il buon giornalista è chi riesce ad arrivare a tutti, con un linguaggio semplice, incisivo ed esaustivo. Quando il proprio articolo viene letto e compreso da tutti, solo allora si può pensare di aver fatto un buon lavoro.”