Quella di Alessandra è la storia di un sogno breve, 28 anni, ma pieno di emozioni e di forza. Alessandra Bisceglia nasce a Venosa il 30 ottobre del 1980. Appena nata è evidente che qualcosa mina il suo corpicino. La diagnosi è “amartoma”, una rarissima malattia vascolare. Dopo un primo fallimentare tentativo di aiutarla con un intervento chirurgico, i genitori concentrano le loro forze per garantirle una vita assolutamente “normale”. A Lavello, in provincia di Potenza, dove abita la famiglia Bisceglia, Alessandra cresce bene. È una bambina curiosa, va a danza, studia pianoforte, scia, a scuola prende ottimi voti ed è piena di amici. Nel 1985 arriva anche un fratellino, Nicola, e nel ‘91 la sorellina Serena. Una banale caduta e la frattura dell’omero nel 1993 fanno precipitare le sue condizioni fisiche. Dopo più di un mese di ricovero trascorso a letto, una compressione midollare la costringe, ad appena 14 anni, a ricorrere alla sedia a rotelle. Per fermare Alessandra, però, ci vuole ben altro e a 18 anni parte per realizzare il suo sogno: studiare Scienze della Comunicazione alla LUMSA di Roma e diventare giornalista. Il trasferimento e l’organizzazione sono tutt’altro che facili. Roma è una metropoli dove per un disabile anche l’autobus è un privilegio da prenotare con quattro giorni di anticipo. Alessandra e la mamma organizzano una rete tra studentato, amici, la zia Teta e riescono anche a cambiare qualcosa per il futuro, convincendo ad esempio la LUMSA a istituire un bus per gli studenti disabili, servizio che ancora oggi è largamente richiesto e utilizzato. Nel 2005 Alessandra si laurea con il massimo dei voti e, poco dopo, si iscrive all’Albo dei Giornalisti. Nonostante le difficoltà del mercato del lavoro, ha le idee molto chiare e una così solare determinazione che dal primo stage alla radio con Barbara Palombelli, Radio 2 “28 minuti”, non si ferma più. Inizia una brillante carriera, con i servizi per il Tg2, il Corriere della Sera, la scrittura dei due libri, le prime trasmissioni firmate, “Uno Mattina”, “Domenica In” con Lorena Bianchetti, “Ragazzi c’è Voyager” con Roberto Giacobbo, “Mi manda Rai 3”. È pronta a ripartire con una nuova stagione, quando il 3 settembre 2008, all’età di 28 anni, lascia le rotelle per mettere le ali. Alessandra ha sempre guardato alla vita con gioia ed entusiasmo, sfidando il modo tradizionale di vivere la disabilità, combattendo i pregiudizi e tutti gli ostacoli, sino a raggiungere mete che le sembravano negate. Ale amava profondamente la sua vita, e il suo sorriso riusciva a dare forza alle persone che incrociavano il suo cammino. Una persona speciale che continua ad aiutare il prossimo nella Fondazione che porta il suo nome.