Sofia Gadici è nata a Fiuggi, in provincia di Frosinone nel 1992. Laureata in Scienze politiche e relazioni internazionali all’Università degli studi di Roma tre e in Comunicazione pubblica digitale e d’impresa all’Università degli studi di Perugia. Attualmente è una giornalista praticante presso la Scuola di giornalismo radiotelevisivo di Perugia. Da maggio 2019 collabora con il Visual desk del gruppo editoriale Gedi: produce materiali audiovisivi per le piattaforma web di Repubblica, la Stampa, Huffington post e Mashable Italia.
Partecipare a un Premio Giornalistico di un tema così specifico è stata una sfida?
È stata sicuramente una sfida. Questo tema mi ha dato l’opportunità di confrontarmi con un mondo ancora da raccontare: ho avuto la possibilità di dar voce a chi spesso non viene ascoltato. Per realizzare il mio articolo ho conosciuto persone speciali che dedicano la propria via ai più bisognosi e che con la loro esperienza possono essere d’esempio per gli altri.
La Comunicazione Sociale: è un tema che trova spazio sulle testate?
È un tema non sufficientemente trattato. Alcuni casi emblematici salgono agli onori della cronaca, ma raramente il tema viene approfondito come dovrebbe.
Le parole, in un tema come quello del PGAB, si scelgono o sono già scelte?
Le parole devo essere sempre scelte. Se c’è la possibilità di toccare con mano un’esperienza, come è successo a me, il lavoro è più semplice perché la percezione è così nitida da ispirare gran parte delle parole. Ma un tema come questo necessita di essere raccontato con attenzione e rispetto.
Le notizie devono essere sempre nuove?
Non necessariamente. Spesso uno stesso argomento può essere trattato da diversi e sconosciuti punti di vista.
Le testate, oggi, secondo te sono prodotti commerciali o servizi pubblici?
Prodotti commerciali che fanno del servizio pubblico una veste con cui proclamare la propria onestà.
Chi è oggi, secondo te, un buon giornalista?
Paolo Borrometi, uno degli ultimi giornalisti di inchiesta in Italia che dedica la propria vita alla verità, nonostante i rischi che questo comporta.