- Un Premio Giornalistico può realmente sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così specifico?
Assolutamente si. Ogni occasione è utile per farlo.
2. Qual è la storia o il caso che hai raccontato che ti ha segnato di più?
A dire il vero ce ne sarebbero tanti. Forse su tutte direi le storie dei malati di Huntigton e i loro parenti, alle prese con una quotidianità in alcuni casi per nulla semplice, a causa di una patologia rara e ancora senza una cura.
3. È possibile raccontare la sofferenza senza rinunciare all’oggettività?
È possibile, ma non è sempre facile.
4. La Comunicazione Sociale è un tema che trova spazio sulle testate?
Col passare del tempo, sempre di più.
5. Secondo te bisogna raccontare notizie sempre nuove?
È fondamentale.
6. Le testate, oggi, secondo te sono prodotti commerciali o servizi pubblici?
Per ovvie ragioni, diventano sempre di più prodotti commerciali.
7. È possibile fare informazione su tematiche sensibili senza creare allarmismi?
La storia recente ci ha mostrato altro, è vero, ma penso sia assolutamente possibile. Il modo in cui si comunica fa la differenza.
8. Come sei venuto a conoscenza del Premio?
In rete. Ho partecipato anche ad alcune edizioni precedenti