Intervista a Filippo Gozzo

  1. È una sfida partecipare a un Premio Giornalistico di un tema così specifico?

È sicuramente una sfida dal punto di vista giornalistico, ma non è un peso perché le tematiche trattate sono di rilevanza fondamentale per la società.

  1. Qual è la storia o il caso che hai raccontato che ti ha segnato di più?

Senza dubbio quello che presento per il Premio. Poter parlare e raccontare la storia di un’atleta italiana come Arjola Trimi è stata una fortuna e un’esperienza importante, perché lei racchiude in sé la passione per lo sport e l’importanza di credere sempre in sé stessi nonostante le difficoltà, che possano essere fisiche o di vita.

  1. Cosa può e/o deve essere oggetto di informazione?

Se incide sulla vita delle persone, sia in senso positivo che negativo, allora deve essere oggetto di informazione. Ci devono essere limiti, ma non si può privare il lettore della conoscenza di ciò che lo circonda.

  1. La Comunicazione Sociale è un tema che trova spazio sulle testate? Esistono parole “giuste” per parlarne?

Non a sufficienza, perché spesso si privilegiano argomenti più “leggeri” e di facile consumo. Per parlare di Comunicazione Sociale esistono termini appropriati, più sensibili e indicati. È sempre fondamentale il rispetto dei soggetti di cui si sta raccontando la storia.

  1. Le notizie da divulgare e raccontare devono essere sempre nuove?

Non necessariamente. A volte spunti originali possono offrire una visione d’insieme, anche alternativa, di una notizia già trattata.

  1. Le testate, oggi, secondo te sono prodotti commerciali o servizi pubblici?

Sono prodotti commerciali che svolgono un servizio pubblico. Dovrebbe in linea di massima prevalere il servizio pubblico, ma se gli interessi economici che derivano dal prodotto influenzano il servizio che la testata svolge a livello sociale, allora prevale la componente economica.

  1. Che significa, secondo te, essere un buon giornalista?

Un buon giornalista deve informare il lettore nel modo più completo e coerente possibile. Ha il compito di mettere a conoscenza, limitando all’essenziale le opinioni personali e riducendo al minimo i giudizi. Questi però sono elementi che non si possono eliminare totalmente e deve essere il giornalista a capire quando e in che modalità una sua opinione possa essere utile ed efficace.

  1. Come sei venuto a conoscenza del Premio?

Ho partecipato alla V edizione nel 2021.

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