Intervista a Beppe Facchini

Beppe Facchini, giornalista professionista freelance. Corrispondente da Bologna per Fanpage.it e RiciclaTv, direttore responsabile di Teatro Magazine e collaboratore del Corriere della Sera-Bologna e La7 (per la trasmissione Tagadà). In passato ha diretto Parmanews24 ed ha collaborato con la Gazzetta di Parma, AlaNews, Agenzia Vista, ParmaSera, Pubblico, Fps Media, Radio Città Fujiko, Pagina99 e L’altra Molfetta. Autore del libro “Elvio Ubaldi, la politica nel destino” (2014 Parma, Ed. Battei), vincitore nel 2015 del Premio Marco Nozza, giornalismo investigativo e d’informazione critica.

  

  1. È una sfida partecipare a un Premio Giornalistico di un tema così specifico?

Decisamente si, si tratta di temi spesso poco trattati, anche se da qualche tempo le cose pare che stiano cambiando. 

  1. Qual è la storia o il caso che hai raccontato che ti ha segnato di più?

Sinceramente non saprei scegliere. Ho avuto la fortuna e la possibilità di raccontare tante storie forti. In quest’ultimo anno accedere nelle terapie intensive, in piena emergenza sanitaria, è stata probabilmente una delle esperienze più forti da quando ho cominciato a fare questo lavoro.

  1. Cosa può e/o deve essere oggetto di informazione?

La diversità, intesa come risorsa.

  1. La Comunicazione Sociale è un tema che trova spazio sulle testate?

Fortunatamente sempre di più, anche se il modo di raccontarla forse è ancora migliorabile.

  1. Quali gli effetti dei Mass Media e New Media sulla comunicazione sociale?

Spesso sono effetti positivi, rendono più veloce il diffondersi di storie incoraggianti e buone pratiche.

  1. Esistono parole “giuste” per trattare la Comunicazione?

Si, le stesse dei un corretto giornalismo. Spesso dimenticate. 

  1. Le notizie da divulgare e raccontare devono essere sempre nuove?

Sarebbe sempre meglio così.

  1. Le testate, oggi, secondo te sono prodotti commerciali o servizi pubblici?

Vorrei poter dire che sono sempre servizi pubblici, ma purtroppo non è così.

  1. Che significa essere un buon giornalista?

Essere sempre curiosi, corretti e chiari.

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