Intervista ad Alessia Rabbai

  1. Un Premio Giornalistico può realmente sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema così specifico?

Un Premio Giornalistico è sicuramente un buon strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito alla comunicazione sociale. Serve soprattutto ad incentivare e sensibilizzare ‘gli addetti ai lavori’ a trattare tematiche di questo genere, con particolare attenzione e con diversi linguaggi a seconda dei target. Creando dei contenuti di qualità con notizie verificate raccontando le storie delle persone si può fare un’informazione che arrivi ad un pubblico non solo specifico e di settore, ma anche generalista.

2. Qual è la storia o il caso che hai raccontato che ti ha segnato di più?

Il caso che ho raccontato che mi ha segnato di più è stata la storia di una nonna che cresce la nipote orfana di madre vittima di femminicidio. Abbiamo raccontato la storia mantenendo la nonna anonima per tutelare la minorenne, uno dei risvolti più drammatici di questi episodi è che oltre al dramma del femminicidio c’è quello degli orfani che restano senza uno o tutti e due i genitori. In questo caso la donna è stata uccisa dal compagno che si è poi suicidato.

3. È possibile raccontare la sofferenza senza rinunciare all’oggettività?

È possibile raccontare la sofferenza senza rinunciare all’oggettività se non si trascende nel sensazionalismo e se c’è sempre il rispetto della dignità dell’intervistato.

4. La Comunicazione Sociale è un tema che trova spazio sulle testate?

Sì, la Comunicazione Sociale trova spazio tra le testate giornalistiche, ma ne servirebbe ancora di più, proprio per sensibilizzare i lettori con contenuti di qualità.

5. Secondo te bisogna raccontare notizie sempre nuove?

Sì, secondo me bisogna raccontare notizie sempre nuove, che vadano al passo con le esigenze, le sfide e i dubbi che ci pone davanti la società.

6. Le testate, oggi, secondo te sono prodotti commerciali o servizi pubblici?

Spesso purtroppo oggi le testate sono prodotti commerciali, attente alle entrate, dovrebbero fare maggiore attenzione alla qualità dei servizi che propongono.

7. È possibile fare informazione su tematiche sensibili senza creare allarmismi?

È possibile fare informazione su tematiche sensibili senza creare allarmismi facendo affidamento sulle fonti attendibili, scientifiche, sui dati, utilizzando un linguaggio che non punti al sensazionalismo.

8. Come sei venuto a conoscenza del Premio?

Sono venuta a conoscenza del Premio attraverso una mia collega di Fanpage.it che me ne ha parlato.