Premiato il vincitore del premio intitolato ad Alessandra Bisceglia del Concorso Nazionale “Un Ospedale con più Sollievo”

Per la sezione università, vince il premio “Alessandra Bisceglia” (migliore ricerca sul tema del sollievo) Gabriele Giuliano, studente del 5° anno del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore “per

aver rilanciato l’esigenza di proteggere la dignità del malato, attraverso la narrazione di una forte e coinvolgente esperienza personale. Dal racconto emerge l’importanza di stare accanto alle persone malate e sofferenti, e di come dal rapporto profondamente umano con chi soffre possano provenire insegnamenti di amore. È questa una strada che può farsi modus vivendi e prassi di attività di cura e di assistenza per portare sollievo ad ogni persona malata, anche quando non è più possibile curarla”.

Il testo Angeli Custodi prodotto da Gabriele Giuliano, testimonia un’esperienza personale di grande significato. Il racconto del suo viaggio, cominciato quasi per caso, evidenzia l’arricchimento umano ma anche professionale che può nascere dal donare momenti della propria vita a chi anela un gesto, una parola, uno sguardo carezzevole in un momento estremamente difficile e disorientante, ovvero il fine vita.

La cornice fisica è quella dell’ospedale San Giuseppe Cottolengo di Torino, un luogo la cui storia, brevemente narrata, fa luce su un lungo percorso di assistenza che ha visto ampliare e differenziare nel tempo gli interventi nei confronti dei malati, dei bisognosi, degli emarginati. In particolare la “Piccola casa della Divina Provvidenza” accoglie persone sofferenti nel fisico e nello spirito perché sole. In questo contesto di sofferenza e solitudine si staglia la forza della esperienza condotta nella residenza “Angeli Custodi”, quella dove alloggiano gli ospiti più gravi. Giorno dopo giorno, attraverso il contatto quotidiano con i malati “veramente gravi”, i volti, le parole, i silenzi acquistano un nome e tutto recupera lentamente il significato di un rapporto profondamente umano, fatto di gesti mirati, di attenzioni costanti e tangibili. Nello stare insieme quotidiano il rapporto interpersonale cresce, tocca le corde del cuore e diventa volano di amore reciproco, di un dare e ricevere che la sofferenza non azzera.  E’ così che il motto della”Piccola casa della Divina Provvidenza” diventa drammaticamente vero: “Entrate a cuore aperto, vi entreremo nel cuore”.

Ripercorrendo in maniera forte e coinvolgente i passaggi di questa esperienza, il lavoro risulta esemplare per il proposito di rilanciare l’esigenza di proteggere la dignità del malato, a partire dal riconoscimento di quanto possono insegnare ad amare tutti coloro che soffrono.    E’ questa una strada che può farsi modus vivendi e prassi di attività di cura e di assistenza per portare sollievo ad ogni persona malata, anche quando non è più possibile curarla.

Il vincitore è stato premiato domenica 31 maggio 2015 al Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” dove, come in altri 190 ospedali italiani, è stata celebrata la domenica del “Sollievo”. Una Giornata, la quattordicesima, davvero particolare per tutta la comunità del Gemelli dove tanti amici, soprattutto artisti e volti noti del mondo dello spettacolo, nella hall del Policlinico hanno trascorso insieme ai degenti, ai loro familiari e personale sanitario dell’ospedale momenti di spensieratezza, ma anche riflessione sui temi dell’affrancamento dal doloro fisico e morale. È questo il cuore della Giornata nazionale del Sollievo, promossa dalla Fondazione nazionale Gigi Ghirotti con il patrocinio del Ministero della Salute e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e con il sostegno della Pastorale della Salute della CEI.

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