Gli obiettivi della fondazione

“… Molte persone vivono infelici, perché non hanno capito il DNA della loro anima”
Ale

Alessandra Bisceglia, una donna unica, giornalista e autrice televisiva dotata di grandi capacità professionali e umane, oltre che di un talento e un coraggio fuori dal comune. Affetta, fin dalla nascita, da una malformazione vascolare rarissima che l’ha costretta su una sedia a rotelle, ha sempre guardato alla vita con gioia e entusiasmo, sfidando il modo tradizionale di vivere la “disabilità”,combattendo i pregiudizi e superando tutti “gli ostacoli”, raggiungendo mete che le sembravano negate. Dedica ogni giorno della sua vita a regalare sorrisi e parole di conforto non solo agli amici, ma a tutti coloro che individuavano in Lei la maturità per ottenere un sostegno “adulto”.

E’ proprio vero, come ha detto Alessandra che :
“sono le condizioni peggiori a rendere le situazioni straordinarie!”
In un racconto ha scritto:
“Ho capito che c’è un tempo per tutto……ma per arrivare a queste
conclusioni nella mia vita ho dovuto combattere per tutto il tempo…”

Alessandra “lascia le rotelle … per mettere le ali” il 3 settembre 2008, improvvisamente, a quasi ventotto anni.

Scopi della Fondazione

  • promuovere lo studio e la ricerca nel campo delle anomalie vascolari in campo pediatrico al fine di approfondire la comprensione della patologia ed elevare il livello delle possibilita’ terapeutiche;
  • promuovere attività formative specifiche tramite l’istituzione di borse di studio e/o master di specializzazione post-universitaria;
  • promuovere la conoscenza, a livello di famiglie e strutture di base, della patologia e delle problematiche inerenti;
  • promuovere l’assistenza sociale e psicologica dei pazienti e delle loro famiglie individuando specifiche attivita’ di volontariato;
  • promuovere iniziative socioculturali per divulgare la necessita’ del superamento delle barriere architettoniche e culturali;
  • attuare e sostenere ogni iniziativa utile alla cura ed assistenza dei malati;
  • sensibilizzare gli organi competenti sollecitandoli ad istituire percorsi assistenziali efficaci, efficienti e (facilmente) accessibili.

L’attività si svolgerà direttamente o anche tramite accordi e convenzioni con Istituti Ospedalieri, Istituti Universitari, Onlus, Fondazioni, Organismi di volontariato, Enti Privati o Pubblici o con realtà ad esse collegate.