La risata di Ale – Valeria Scornavacca – Università LUMSA

Escludo immediatamente qualsiasi solenne e addolorato ricordo perché ho davanti a me il suo viso insofferente, quell’espressione buffa che faceva ogni volta davanti alla cupezza del mondo. Alessandra era un diffusore di allegria, di felicità. Alessandra metteva a disposizione la sua casa per organizzare feste. Alessandra era elegante e dolcemente maliziosa davanti allo specchio mentre si truccava con cura e si provava magliette all’ultima moda.

Alessandra era scatenata al concerto di Battiato. Alessandra cantava. Alessandra consolava preparando cioccolata calda.
Alessandra lasciava bigliettini comicamente minacciosi sui tergicristalli di chi parcheggiava la macchina davanti agli scivoli predisposti per le sedie a rotelle sui marciapiedi. Alessandra aveva una risata rumorosa, tanto rumorosa che se le scappava dopo le 11 di sera noi amiche le facevamo dei cenni per invitarla ad abbassare di un tono.
È questa la musica che lei ci lascia in eredità, un suono fragoroso e vitale, attraverso cui ancora una volta ci aiuta a rompere il silenzio della sofferenza.