LA FONDAZIONE PRESENTE AL VIII CONGRESSO SISAV

La Fondazione Alessandra Bisceglia ha partecipato a Roma, dal 9 all’11 settembre, all’ottava edizione del Congresso Internazionale SISAV (Società Italiana per lo Studio delle Anomalie Vascolari), che si è tenuto all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e che è stato dedicato agli emangiomi infantili e alle malformazioni vascolari. Ricerca, diagnosi e trattamento, queste le macro aree affrontate nel corso del convegno dal titolo Vascular Anomalies: update on diagnostic and therapeutic approach.


Per la Fondazione erano presenti il Prof. Cosmoferruccio De Stefano, il dott. Vito Toto e le
psicologhe Raffaella Restaino e Carmela Boccomino.
Ma su quali temi, più nello specifico, abbiamo posato il nostro sguardo? Un convegno come quello della SISAV si presenta certamente come una finestra sulla quale affacciarsi per rimanere aggiornati sulle più recenti novità in termini di chirurgia e trattamento; al contempo, largo spazio è stato dato alla genetica ai fini della predittività della diagnosi, della prognosi e delle corrispondenti implicazioni terapeutiche. Nel corso delle tre giornate medici, con esperienza nel campo, hanno trattato diversi argomenti, dagli aspetti diagnostici alle possibilità chirurgiche con statistiche di risultati, in forma di presentazione di casi clinici e contestuale aggiornamento di letteratura. Presenti anche relatori internazionali, medici spagnoli afferenti alla Società Spagnola delle Anomalie Vascolari, che hanno tenuto letture magistrali.
Nota rilevante è che si è dato spazio anche agli interventi di giovani specialisti al fine di stimolare sempre di più l’interesse delle nuove generazioni di medici sull’argomento.
Dalle relazioni che si sono susseguite abbiamo imparato che dal punto di vista scientifico, negli ultimi anni, stiamo assistendo ad un netto avanzamento delle terapie mediche: si pensi all’uso di farmaci, come la bleomicina e i farmaci chemioterapici antiblastici, utilizzati al momento per altre patologie ma che in prospettiva futura, superate le problematiche tecnico burocratiche di assegnazione per la nostra patologia, potrebbero essere utilizzati su più larga
scala. Si aprono così le porte alla possibilità di trattare quei pazienti – molti dei quali noti alla
Fondazione – che non possono essere operati a causa dell’estensione della patologia o della localizzazione insidiosa di questa. Non sono poi mancate relazioni tecniche legate agli aspetti
assistenziali, come l’identificazione dei requisiti necessari per la certificazione di malattia rara per le malformazioni vascolari complesse, o agli aspetti medico-legali dei vari trattamenti.
Anche la Fondazione Alessandra Bisceglia ha partecipato al congresso presentando un poster dal titolo: La Fondazione Alessandra Bisceglia come motore di ricerca per le anomalie vascolari a cura del Prof. Cosmoferuccio De Stefano e della dott.ssa Carmela Boccomino.


Nella presentazione orale del poster è stato descritto il modus operandi della Fondazione che
agisce come una sorta di motore di ricerca specializzato che aiuta pazienti e famiglie a trovare
centri e medici in grado di trattare le anomalie vascolari, soprattutto in una realtà complessa
come quella del sud carente di punti di riferimento.
Quale la lezione più grande appresa? Il confronto e l’interazione tra diversi specialisti, incluso lo psicologo, è ancor più importante nella gestione di patologie complesse, come le anomalie vascolari in sedi problematiche, che richiedono trattamenti specialistici complicati, controversi e ripetuti.

Carmela Boccomino