Febbraio 2013
Ospedale San Carlo, Potenza
E’ il primo risultato della convenzione fra Ospedale San Carlo e Fondazione Alessandra Bisceglia.
All’ospedale San Carlo di Potenza è stato effettuato il primo intervento per correggere una malformazione vascolare a un braccio. Ne era affetta una ragazza lucana. Non si è trattato solo di un intervento importante (l’ha coordinato il Prof. Cosmoferruccio De Stefano che ha collaborato con il personale di chirurgia vascolare dell’Ospedale potentino, struttura diretta dal primario Pierluigi Cappiello). Ma si tratta di un esempio di importanti novità. E’ il primo frutto di quello che può assicurare la convenzione stipulata fra San Carlo di Potenza e “Fondazione Alessandra Bisceglia” con il progetto “W Ale Onlus”.
Per capire quello che sta accadendo, un passo indietro è necessario. Alessandra Bisceglia, giornalista di Lavello, autrice televisiva, collaboratrice di Uno Mattina (Rai Uno), ragazza dal volto sorridente ma impegnata con straordinaria determinazione a difesa dei diritti dei disabili, era affetta da una patologia simile.
A causa di questo male, se n’è andata nell’autunno del 2008 all’età di 28 anni. Spirò proprio all’Ospedale San Carlo di Potenza. Il dolore di quella perdita ha spinto la famiglia Bisceglia (mamma Raffaella, papà Antonio, i fratelli di Alessandra) a moltiplicare gli sforzi per dare vita alla Fondazione e organizzare l’iniziativa “Le Stanze di Ale”. Perché la battaglia combattuta da Alessandra fino al suo ultimo giorno, potesse servire a salvare altre vite.
Così si arriva, tra la molteplicità di iniziative messe in campo, anche alla convenzione fra Fondazione Alessandra Bisceglia e Ospedale San Carlo di Potenza. E’ stata la Fondazione a mettere a disposizione, nella giornata internazionale del malato, il proprio direttore scientifico – il professor De Stefano – che è chirurgo plastico esperto a livello internazionale nel campo delle malformazioni vascolari. Si è avviata concretamente, in tal modo, una collaborazione virtuosa fra pubblico e privato, risultato dell’impegno profuso dal progetto “W Ale Onlus – Le Stanze di Ale”: “un centro di diagnosi e indirizzo curativo aperto dalla Fondazione nell’Ospedale di Venosa e coordinato dal professor De Stefano”. Due le sedi delle “Stanze di Ale”: oltre a quella originaria, presso l’ospedale venosino, un appartamento a Roma, bene requisito alle mafie.
Numerosi i pazienti (una cinquantina, molti sono bambini) visitati tramite la Fondazione. Alcuni di loro “necessitano di intervento chirurgico”. Uno dei maggiori problemi, per simili patologie, è legato però alla disponibilità delle strutture. Come assicurarle? E’ così che si arriva, lo scorso 4 ottobre, alla firma della convenzione tra Fondazione e San Carlo di Potenza. Grazie a questa intesa, “si offre la possibilità, ai pazienti visitati (gratuitamente) dagli esperti della Fondazione Alessandra Bisceglia, di poter essere sottoposti a intervento chirurgico (anch’esso a titolo gratuito)”. Per il prossimo mese sono già programmati altri due interventi su pazienti affetti da malformazioni vascolari. Ancora al San Carlo. Dove Ale se n’è andata, ora è possibile far vivere una speranza per altri.
La Gazzetta del Mezzogiorno