“In cucina con Arte”, la solidarietà in un pranzo di beneficenza per i 15 anni della Fondazione Alessandra Bisceglia

Circa 300 partecipanti per un evento che è stato un successo. In occasione dei suoi 15 anni la Fondazione Alessandra Bisceglia ha organizzato il 2 marzo scorso un pranzo di beneficenza all’Hotel Relais La Fattoria di Melfi. L’iniziativa, dal titolo “In cucina con Arte” è servita a raccogliere fondi da utilizzare a sostegno delle “Le stanze di Ale”, che rappresentano una realtà nel panorama della diagnosi e cura delle malattie rare e che sono attive al Poliambulatorio di Lavello della Asp Basilicata e al Campus Biomedico di Roma. Nel corso dell’evento, i commensali hanno potuto assaporare i delicati e saporiti piatti realizzati dai giovani chef dell’Istituto Alberghiero Gasparrini di Melfi, ispirati a personaggi e artisti storici come Federico II, Dante, Picasso o D’Annunzio.  “Partecipare all’evento – ha detto la responsabile per i rapporti istituzionali della Fondazione e referente del progetto, Raffaella Restaino – è stato un modo importante e di cuore per sostenere le nostre attività a supporto delle persone affette da anomalie vascolari e dei loro familiari. Nei primi 15 anni di vita, la Fondazione ha aiutato oltre 400 fra bambini e adulti, consentendo loro di ritrovare il sorriso grazie alle consulenze mediche e psicologiche gratuite e ai servizi di orientamento offerti. Nell’occasione ringraziamo tutti i partecipanti, i sostenitori, ma anche gli sponsor che hanno messo a disposizione i loro prelibati prodotti contribuendo alla perfetta riuscita dell’evento”. “Tutto il lavoro e l’impegno dello staff della Fondazione – evidenzia la presidente della Fondazione, Serena Bisceglia – sono fatti di dedizione e cura quotidiani, sono offerti in forma completamente gratuita ma hanno dei costi vivi. Per questo, anche piccole donazioni possono fare la differenza e contribuire a donare il sorriso a tante persone che soffrono. Il momento conviviale del 2 marzo è stato una grande occasione per garantire il potenziamento della ricerca e dei servizi offerti ai pazienti attraverso Le Stanze, senza dimenticare il motto di Ale per cui bisogna farcela nonostante tutto, nonostante le difficoltà che si affrontano ogni giorno”.

 Ma da cosa è nata l’idea del pranzo di beneficenza? Tra i progetti di Alessandra c’era un accattivante format per la tv, che purtroppo non ha fatto in tempo a proporre, ma che sua mamma Raffaella ha trasformato in un progetto formativo per i giovani e la scuola. Così è nato “In Cucina con Arte”, un vero e proprio percorso di ricerca e scoperta. “Il progetto, realizzato già con successo in occasione dei 10 anni della Fondazione – dice la psicologa di ViVa Ale, Ileana Sinisi – ha coinvolto i giovani chef, i docenti e gli studenti delle altre classi che si sono occupati di una serie di attività, fra cui l’accoglienza in sala degli ospiti, in un viaggio guidato di scoperta, didattica, ma anche personale, che parte dallo studio di autori, poeti, scrittori, artisti e del contesto storico in cui hanno vissuto. Il tutto si è concluso con l’ideazione di un menù, presentato e servito ai commensali dagli stessi docenti. Ringraziamo per la collaborazione il dirigente scolastico Carlo Massaro e i docenti Antonella Montanarella e Tonia Giammatteo”. Ospite d’onore dell’evento, il noto conduttore televisivo, giornalista e scrittore Roberto Giacobbo, socio fondatore di ViVa Ale, che ha ringraziato “tutte le persone che negli anni hanno sostenuto la Fondazione nel ricordo di Alessandra”. “Quando si parla di malattie rare – ha proseguito – è sempre tutto molto difficile per cui la Fondazione diventa un punto di riferimento per compiere grandi passi in avanti, perché conoscere il nemico significa saperlo affrontare”. Giacobbo ha poi evidenziato che “la comunicazione e la comunicazione medico-scientifica sono due aspetti che devono andare di pari passo, affidando però all’informazione il compito di selezionare le notizie importanti e utili per non disperdere informazioni importanti che potrebbero aiutare a risolvere problemi e ad indirizzare al meglio i potenziali utenti. L’informazione intesa come comunicazione non deve mai superare o sostituirsi all’informazione medica ma deve sostenere, aiutare e creare vortici positivi che sommandosi diventeranno un grande contenitore in cui far convergere tutto ciò che è utile”. “Siamo veramente contenti – aggiunge la presidente della Fondazione, Serena Bisceglia – di aver avuto con noi Roberto Giacobbo, che oltre ad essere un socio fondatore e sincero amico della nostra Ale, è sempre stato vicino alle tante attività che mettiamo in campo a sostegno delle persone affette da anomalie vascolari e dei loro familiari”. Tantissimi, dicevamo, i partecipanti all’evento, fra cui amministratori locali, rappresentanti del mondo civile, religioso e dell’associazionismo. Tutti allietati dalla musica del gruppo Only Funk e dalle esibizioni in costume degli studenti dell’Alberghiero. Presente anche il direttore generale dell’Asp, Antonello Maraldo. “L’evento – ha commentato – ha permesso di toccare con mano la grande partecipazione, il grande affetto e il grande spirito di solidarietà che gravita attorno alla Fondazione. La Direzione Asp non poteva mancare ad un appuntamento che connota la ricchezza di un impegno sociale di grande rilievo che permette di restituire un barlume di speranza alle tante persone che soffrono per patologie rare. L’Azienda Sanitaria di Potenza è lieta di offrire il suo contributo mettendo a disposizione le proprie strutture e nell’ottica di una collaborazione costante non si farà mai mancare apporto alle iniziative della Fondazione”. Non sono mancati momenti dedicati al ricordo di Alessandra e alla divulgazione delle attività della Fondazione, con la proiezione di un video realizzato per l’occasione. Nel corso dell’evento, anche un ricordo dell’artista di Genzano di Lucania, Donato Linzalata, un pittore, scultore e incisore scomparso a maggio 2022. Donato era uno scultore, un pittore e incisore noto in tutto il mondo, un animo dalla grande sensibilità, ma soprattutto, un amico di Ale e un convinto sostenitore della Fondazione. Oggi ci piace immaginare il maestro insieme ad Ale, fra la luce della sua arte, a chiacchierare amabilmente con lei.

Francesco Russo

Eliana Positano