È stata stipulata, a maggio, la convenzione tra la Fondazione Alessandra Bisceglia ViVa Ale e l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Ircca) Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata (Crob) di Rionero in Vulture, con lo scopo di garantire ai pazienti la possibilità di usufruire dei servizi diagnostici e terapeutici in dotazione nell’Istituto. Le persone affette da anomalie vascolari, solitamente, si spostano con intuibili difficoltà sociali, psicologiche ed economiche, verso le strutture ospedaliere del Centro- Nord. Per evitare ai propri pazienti lunghi, estenuanti e spesso costosi viaggi “della speranza”, la Fondazione li affianca, supportandoli, nel percorso diagnostico e terapeutico, con la missione di aiutarli a trovare centri di assistenza specializzata che, all’interno del Servizio Sanitario Nazionale, siano il più vicino possibile ai luoghi di residenza. Il bacino di utenza della Fondazione nella sua sede principale, la Stanza di Ale a Lavello, è rappresentato dalle regioni del Sud, in particolare Basilicata, Puglia, Campania e Calabria. L’Irccs Crob, con le sue eccellenze, si pone come sede ideale e naturale per collocazione e per capacità professionali, diagnostiche e terapeutiche.
La collaborazione darà ai pazienti della Fondazione Alessandra Bisceglia con malformazioni vascolari, la possibilità di accedere ad una struttura di alto livello con professionisti qualificati. La stipula della convenzione è stata preceduta da un incontro, che si è tenuto nel mese di aprile, tra il presidente del Comitato Scientifico di ViVa Ale, professor Cosmoferruccio De Stefano, la responsabile dei rapporti istituzionali della Fondazione, Raffaella Restaino e il direttore generale dell’Irccs-Crob, Massimo De Fino. “Ringraziamo il Crob – evidenziano De Stefano e Restaino – per la sensibilità dimostrata verso una tematica complessa come quella delle malattie rare, auspicandoci una proficua e duratura collaborazione”.
Vincenza Cesarano