La videofavola “Con gli occhi tuoi” arriva in Basilicata

(dal notiziario “W Ale Notizie” n°15, del 12 aprile 2014)

di Mirella Taranto

È un esempio di rete tra Istituzioni e mondo dei pazienti.

La fiaba è nata dalla collaborazione tra Istituto Superiore di Sanità e Federazione UNIAMO FIRM Onlus, con il patrocinio del Centro per la Pastorale della Salute del Vicariato di Roma, ed è accessibile dal sito www.congliocchituoi.it realizzato, come la videofavola, con il Ministero della Salute.

 

Scritta assieme ai bambini, “Con gli occhi tuoi” è divisa in una trama centrale e due finali elaborati e illustrati dalle classi II B e III D delle scuole romane Leopardi e Pistelli. Dopo aver ascoltato le testimonianze dei pazienti di UNIAMO, i bimbi hanno lavorato con le maestre, esperti del Centro Nazionale Malattie Rare dell’ISS e altre professionalità.

Il portale ospita una Guida per gli insegnanti e il backstage dei lavori, ovvero le tappe del percorso di costruzione della storia e di elaborazione digitale delle immagini, ad opera dell’artista Vera Puoti.

Nel sito, inoltre, un video in cui Lupo Smeraldo, il Pony Musica e altri personaggi spiegano le malattie rare.

“Con gli occhi tuoi” parte dalla scuola, che con la famiglia è palestra di integrazione, per preparare i bambini ad essere membri di una comunità civile, ci si sostiene e  arricchisce. A interpretare il mondo non come un’arena in cui bisogna vincere, ma come un terreno per coltivare talenti e scoprire la vocazione. La vittoria, ci suggeriscono i personaggi, è guadagnare un altro sguardo sulla vita, comprendere i tempi e le mancanze altrui, includere e non escludere.

Ringraziamo perciò la Fondazione W ALE per la promozione di “Con gli occhi tuoi”, che sarà inviata in formato cartaceo con allegato dvd ai Dirigenti delle primarie della Basilicata.  Un grazie speciale a Raffaella Restaino che, come mamma e psicologa, ha accolto questo strumento, amando Robertino e perfino Zurlo, capo della banda degli “odiatori”. Perché sa che, parlando di Zurlo, si può spiegare come dietro ogni bullo si nasconda la paura di crescere e di essere inadeguati.