(dal notiziario “W Ale Notizie” n°10, del 25 dicembra 2012)
di Raffaella Restaino
Natale è una festa speciale. Ci parla di Dio fatto uomo,
di una testimonianza, un atto d’amore con tanti volti.
È l’amore il più forte di tutti, è l’amore che accomuna e include. È l’amore che fa la differenza, il solo capace di annullare le difformità e di fare dell’umanità un’unica famiglia.
Chi soffre di una malattia come le malformazioni vascolari porta una croce. Una croce si alleggerisce con l’amore provato e ricevuto. Così si solleva lo sguardo verso la speranza. È l’amore di Dio, ma anche la testimonianza degli uomini è in grado di sollevare il fardello. Alleggerirlo.
Comprendere un dolore non proprio significa molto, per sé e per gli altri. È un atto d’amore che ritorna indietro, fa più ricchi. Ci regala un altro alfabeto, un altro sguardo per comprendere il mondo, ma soprattutto ci dà la direzione per camminare sulla terra.
È per questo, nel ringraziare i soci e tutti coloro vicini alla Fondazione e alla difficile battaglia sostenuta, che auguro loro per Natale. Di continuare a testimoniare l’amore. Di continuare a credere e a operare per la solidarietà, per l’inclusione di tutti nella famiglia degli uomini.
Insieme promuoviamo la ricerca e l’assistenza, facciamo la guerra alla malattia, combattiamo probabilmente una battaglia più grande, affermare l’esistenza di tutti, anche di chi ha poca voce o non ne ha.
È una battaglia culturale, sta chiedendo a tutti di rovesciare le carte.
E di cercare per ogni essere umano il suo unico e irripetibile valore.