Il ricordo di un’Amicizia speciale che va oltre tutto…

“Gli amici sono come le stelle.. anche se non li vedi spesso sai che esistono!!

È stato uno dei regali più belli di Ale durante il periodo universitario quando per la prima volta eravamo fisicamente distanti, una a Roma ed una a Firenze. Un cuscino blu con incisa a sue mani quella bellissima frase che mi colpì e che porto sempre nel cuore..anche oggi! Niente di più vero!

Ale mi è sempre stata vicina, era la mia forza, siamo cresciute insieme, dall’asilo alle difficoltà dell’adolescenza fino all’università e le prime esperienze lavorative.. è l’amica che tutti vorrebbero avere quella che va oltre ogni difficoltà e che quando mi sentiva un po’ giù di tono al telefono per motivi futili, si perché i miei erano sicuramente futili rispetto alle difficoltà che lei egregiamente affrontava ogni giorno, mi faceva un biglietto aereo e mi diceva “amica vieni a roma!”

Un’amicizia speciale durata troppo poco e finita fisicamente in un momento per me già molto difficile! Una dura prova che la vita mi ha fatto affrontare all’improvviso e mi ha colto totalmente impreparata! Ma l’amicizia che ci lega va oltre.. è sempre viva, nei ricordi, nei sogni, nella Fondazione che porta il suo nome e che abbiamo deciso di sostenere anche il giorno del nostro matrimonio. Si perché Ale sarebbe stata una delle mie testimoni e quindi quello di destinare ai progetti della fondazione le nostre bomboniere è stata una scelta naturale, un modo per avere la sua presenza! Un giorno quando sarò chiamata a spiegare al mio bambino Alessandro e al suo fratellino che verrà il significato di amicizia ed i suoi valori mi verrà molto facile.. ho avuto un grande esempio vivente!”

Antonella Rosa

“Il ricordo, dopo tutto questo tempo, di quello che Alessandra ha rappresentato, è ancora forte, e lo sarà per sempre… un legame che è andato oltre l’amicizia, che mi ha fatto provare un affetto fraterno nei suoi confronti, perché, in fondo, Ale è stata anche la mia sorella maggiore… ricordarla con un gesto di solidarietà nel giorno del nostro matrimonio ci ha aiutato a pensare che Ale, da lassù, stesse sorridendo per noi, partecipando alla nostra gioia più grande…”

Piergiorgio Fioretti

“Quando hai voluto bene a qualcuno che, purtroppo, non c’è più, non importa quanto tempo sia passato da quel brutto giorno, il suo ricordo sarà sempre vivo dentro di te e ti accompagnerà ogni giorno della tua vita. È così anche con Ale!
Se chiedessi a chi l’ha conosciuta qual è la prima cosa che viene in mente pensando a lei di certo esclamerebbe “il sorriso!!”.
La prima volta che l’ho incrociata eravamo alle scuole elementari, aveva già qualche difficoltà nel camminare ma quello che mi colpì fu proprio il suo volto sorridente che è rimasto sempre lo stesso in tutti gli anni che ci siamo frequentate.
E se è impossibile dimenticare il sorriso di Ale…lo è ancora di più dimenticare la sua risata!
Raramente l’ho vista arrabbiata e ancora meno giù di morale, Ale era davvero una bella persona , sempre allegra, disponibile, generosa, altruista, sincera, forte e coraggiosa. Ale è la persona che quando stavamo male per la perdita di un’altra amica, sminuiva le sue condizioni di salute durante l’ultimo ricovero in ospedale e, anzi, cercava di darci coraggio. Lei che, ho saputo dopo, era consapevole che non ce l’avrebbe fatta.
Averla nella mia vita è stato bellissimo. Ale è stata un insegnamento e un grandissimo esempio di forza e coraggio.
Di certo l’ho sentita vicina anche nel giorno del mio matrimonio. Io e mio marito siamo stati felici di aver sostenuto la Fondazione “W Ale” contribuendo al progetto “Le Stanze di Ale”.

Abbiamo scelto di sostenere questo progetto anche con la speranza di donare il sorriso e la gioia di vivere ad altre persone. La stessa gioia di vivere che aveva Ale.
La nascita della Fondazione credo sia stata la cosa più bella che si potesse fare, dà la possibilità di sapere chi era Ale a chi non l’ha conosciuta e consente di sentirla più vicina a chi ha avuto il piacere di viverla e frequentarla.
Oggi, a distanza di quasi undici anni, mi piace immaginarla esattamente come la vedo nei miei sogni: vestita di bianco raggiante, sempre sorridente. Nei sogni “le ali” sono nascoste ma si vede benissimo che “ha lasciato le rotelle”!”

Marilena Tummolo

“L’organizzazione del proprio matrimonio prevede molti preparativi, tanto belli, quanto impegnativi…si sta attenti a non dimenticare nulla di importante, si cerca di fare le scelte migliori per la coppia di futuri sposi e per gli invitati…in questo fluire di promemoria e di “to do list” ci è venuta in mente un’idea nel ‘lontano’ 2010…per rendere concretamente presente Alessandra al nostro matrimonio, abbiamo pensato di destinare la quota delle bomboniere a sostegno del progetto le “stanze di Ale” della fondazione, che era stata costituita proprio poco tempo prima a suo nome…in tal modo non solo abbiamo reso davvero partecipe Alessandra al nostro matrimonio, ma abbiamo anche dato la possibilità di conoscere la fondazione a tutti gli invitati e di contribuire ad un progetto benefico più duraturo di un oggetto scelto come bomboniera…

Questa idea ci è venuta in mente in maniera spontanea, nonostante fossimo i pionieri di tale iniziativa all’interno della fondazione, ma evidentemente siamo stati guidati dall’energia positiva e propositiva di Ale, che è e resterà per sempre viva nei nostri cuori!”

Nadia Carretta

“Tante cose sono state dette di Alessandra e su Alessandra in questi anni per ricordare la persona che era e l’amore che ha saputo donare. L’amicizia che ha coltivato con chi ha incontrato sulla sua strada e la presenza che ha saputo dare a chi l’ha conosciuta hanno caratterizzato tante esperienze di vita. Il sorriso che accompagnava il suo sguardo sincero e allegro, vivo e gioioso ha conquistato tante persone. La voglia e la determinazione di fare bene il suo lavoro sono stati un insegnamento forte per chi le è stato accanto. Lo slancio con il quale affrontava tutte le difficoltà le ha permesso di non fermarsi al limite, ma di andare oltre per vivere pienamente. Questi insegnamenti di vita di Alessandra si sono concretizzati nelle attività della Fondazione W Ale che da 10anni combatte per chi non ha la possibilità e la forza di capire malformazioni così rare e devastanti che possono rendere fragile, debole, indifeso, vulnerabile chi ne è affetto insieme alla famiglia. Lottare insieme per dare un sorriso e per accompagnare la persona è un obiettivo della fondazione che continua ad essere presenza attiva nel territorio nazionale con la consapevolezza che le cure mediche possono guarire, ma che camminare insieme senza pietà può rendere degna la vita dell’ammalato.”

Marica Quaglietta

“…Mango…”

“Un pensiero sull’amicizia che va oltre la vita e cosa rimane undici anni dopo”, nelle solite millecinquecento battute… una richiesta impegnativa, perché cadere nell’oleografico o scivolare nell’idealizzazione è un attimo! Però c’ho pensato. E vorrei provare a restare in piedi con un pensiero politicamente scorretto… di quelli che piacevano a Ale. Perché, per me, quello che rimane ha il nome di una multinazionale dell’abbigliamento: Mango. Azienda spagnola di successo, sessantotto negozi in Italia, sette solo qui a Roma. Io non ci ho mai comprato nulla, ma Alessandra – che me la fece conoscere – ci prendeva sempre le magliette. E le stavano molto bene. Così ogni volta che passo davanti alle vetrine di uno dei loro negozi penso a lei. Nell’ultimo anno mi è successo molto, anche “in trasferta”: a Firenze con i miei a Natale, a Torino da mia zia, a Napoli per lavoro… tre salti del sasso sull’acqua… uno sguardo alla vetrina, il ricordo di un episodio, un sorriso che non so trattenere e di cui solo io so il motivo. Ma sapete che c’è di veramente bello? Che di cose così ne conservo tantissime. Piccole e grandi, legate alle banalità di cui è punteggiata la vita o a discorsi profondi che sono stati solo nostri, fatti con Ale nel terrazzino di casa sua, in una sera d’estate come questa, anni fa. Perché, oltre la mancanza e il tempo che passa, l’amicizia vera conserva tutto. L’alto e il basso, la voglia di vivere e le boccacce, le magliette di Mango e il coraggio di lottare.

Elisa Storace

Io credo che Alessandra sia sempre accanto a me. La sento continuamente, soprattutto nei momenti difficili. Dentro di me non se ne andrà mai la sua energia positiva. Il suo sorriso è la strada da seguire per rendere speciale la vita. Più passano gli anni, più me ne rendo conto. Tra le cose meravigliose che Alessandra ha realizzato c’è anche il mio primo film lungometraggio da regista. Le cose sono andate così: io e Ale avevamo 20 anni, eravamo colleghi di università e terroni fuori sede a Roma, non c’erano facebook e instagram, per chiacchierare sul senso della vita e parlare dei propri sogni bisognava obbligatoriamente incontrarsi e per vedere un bel film bisognava andare al cinema. In quelle giornate ho scoperto cosa vuol dire vivere con una disabilità e soprattutto che la persona con disabilità ero io, non era Alessandra. Ero io che mi lamentavo di falsi problemi e di inutili preoccupazioni. Ale invece rendeva migliore ogni momento e ogni persona che incontrava. Sono sicuro che a lei non piacerebbe essere raccontata da noi come una super woman. Sicuramente ci direbbe che siamo esagerati. Io dico che, sicuramente, mi manca tanto e la porto ogni giorno dentro di me. Da lassù continua a fare accadere le cose.

Francesco Cannavà