Il giorno in cui ho scelto di fare volontariato nell’ambito della Fondazione ViVa Ale si è aperto un mondo di esperienze. Quando ho iniziato, la motivazione primaria che mi ha spinto a diventare un volontario è stata soddisfare il bisogno di mettermi al servizio degli altri, sicura che sia un investimento per il proprio benessere nel trambusto ossessivo delle nostre vite… piene di tutto e nulla. Ognuno di noi ha dei talenti e nella Fondazione ho trovato la possibilità di mettere a frutto le mie attitudini, coniugando le finalità e gli obiettivi prefissati, ma soprattutto condivisi, con i miei amici volontari. Tra le varie attività spicca quella della realizzazione di gadget e manufatti per promuovere e sostenere la Fondazione. È il momento “magico” della creatività, in cui le tue mani sono spinte dalla forza di un estro che non è pura idea, ma una sinergia di pulsioni la cui matrice primaria è l’amore. La consapevolezza che ciò che stai realizzando alla fine di un percorso può regalare un sorriso, una speranza, è un toccasana per la propria anima. La sensazione di benessere è amplificata dalla condivisione, con le altre volontarie, di gioia, complicità e compagnia. Si riscopre la bellezza dello stare insieme, evocando antiche forme di aggregazione in cui ci si racconta, ci si confronta e si cresce. Si riscopre l’importanza della collaborazione e che “si riceve più gioia nel donare che nel ricevere!”. Non è un luogo comune, è una certezza!
Rosa Garripoli